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Quando si fa una promessa ad un pubblico che conta diversi milioni di individui, si dovrebbe almeno avere la decenza di mantenere tale promessa: parliamo di facebook e della chiusura del servizio face.com con il relativo blocco delle api.


Il servizio era stato acquistato non molto tempo fa da facebook che aveva dichiarato un interessamento già da alcuni anni.
Una volta concluso l'affare il social network blu aveva esplicitamente dichiarato di non voler bloccare le api di face.com che venivano sfruttate da molti servizi terzi, e di voler lasciare comunque il servizio online per garantire un servizio efficiente a tutti i clienti.

Promessa non mantenuta: entro 30 giorni il sito bloccherà le api dedicate agli sviluppatori e chiuderà il sito lasciando invariate solo alcune funzioni ormai superflue.

E' ovvio che dietro questa mossa c'è il chiaro disegno di facebook, che sta lavorando assiduamente su un nuovo tipo di riconoscimento da introdurre per le foto e le immagini sul social network, e che potrebbe vedere la luce alla fine del 2012.

Sta di fatto che molti utenti arrabbiati per questa scelta hanno deciso di organizzarsi e creare delle liste per boicottare il social network di Palo Alto.