Twitter e Google contro il blackout del web in Siria

Speak2Tweet siria
Speak2Tweet era stato già utilizzato da molti utenti durante la rivoluzione egiziana agli inizi del 2012: il social network Twitter metteva infatti a disposizione un comodo strumento per far sentire al Mondo la voce dei rivoluzionari , ma soprattutto della popolazione che era stata isolata dal Mondo.



In queste ore la sommossa in Siria della popolazione ha ripristinato il servizio Speak2Tweet: il governo di Bashar al Assad ha infatti deciso di oscurare il web e i social network in tutto il Paese.

Il motivo di tale mossa sembra abbastanza ovvio: evitare diffusioni di notizie riguardo le repressioni messe in atto dal governo siriano, ed evitare che il Mondo venga a conoscere l'effettiva evoluzione della rivoluzione.

Con il servizio Speak2Tweet è possibile registrare dei messaggi su google anche senza avere una connessione ad internet, e successivamente pubblicarli anche su twitter.

Finora i messaggi pubblicati dai siriano si aggirano intorno ai 30 e ognuno di essi mostra quanto sia assurda la  condizione della popolazione in Siria durante questa rivoluzione.
Numerose anche le critiche al governo siriano che in queste ore sta continuando i bombardamenti.

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