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L'entrata in borsa di facebook ha significato diversi cambiamenti per il social network blu di Palo Alto: il primo di tutti è quello che riguarda la pubblicità, a cui sono legati gli introiti della maggior parte dei servizi web.

Facebook ha sempre avuto la pecca di monetizzare poco l'enorme traffico di utenti che navigano sul social network, e uno degli obiettivi degli investitori imposti al social blu, è stato proprio quello di innalzare il margine dei ricavi.



Diverse le rotte seguite da facebook,  in particolare si è fatta strada con il tempo l'idea di sfruttare a pieno il settore mobile cercando di monetizzare le applicazioni.

Ed è in quest'ottica che può essere inquadrata l'idea di creare delle pubblicità contestualizzate alle applicazioni scaricate dall'utente.

Per chiarire questo concetto conviene fare un esempio: se avete scaricato un gioco di calcio ad esempio, facebook leggerà quest'informazione e vi farà visualizzare annunci contestualizzati ( ad esempio "notizie di calciomercato", "scarpe da calcio da acquistare online" etc.).

Meccanismo che già è entrato in funzione con i "mi piace" e che sta riscuotendo molto successo.

C'è però chi giustamente vede il lato della privacy che con questa ulteriore novità metterà seriamente a rischio l'integrità dei dati degli utenti che navigano tramite mobile.