Account Twitter hackerati: è possibile proteggersi dalle intrusioni?

protezione account Twitter
Secondo numerose ricerche e test condotti da associazioni e Università di fama internazionale, gli utenti dei social network sono più preoccupati che un loro amico/conoscente abbia accesso al loro account personale piuttosto che un hacker.

Tuttavia i recenti attacchi hacker condotti dal gruppo che si definisce "Esercito Elettronico Siriano" , hanno fatto risollevare il problema della sicurezza e dalla privacy sul social network dei tweet.

Piuttosto che guardarsi le spalle da possibili intrusioni degli amici, la vera priorità è quella di impedire agli hacker di avere accesso al nostro account e rendere così impossibile la diffusione dei nostri dati personali.

E' proprio per questo che Twitter ha deciso di inserire un sistema di doppia identificazione che invia all'utente un codice sul suo dispositivo ( quello utilizzato per accedere al social network) da inserire successivamente nella pagina di accesso a Twitter.

Ma parallelamente Twitter sta cercando di condurre una campagna di informazione di ampia portata per sensibilizzare gli utenti all'argomento della privacy.

Come più volte è stato sottolineato , una buona analisi dei contenuti che visualizziamo e dei siti che visitiamo può essere la chiave di volta per evitare intrusioni hacker di ogni tipo.

Sebbene una buona parte degli utenti sia a conoscenza dei metodi utilizzati dagli hacker per accedere al proprio profilo, basta una semplice disattenzione e tutto il lavoro di protezione e sicurezza fatto in precedenza  diventa inutile.

In definitiva la protezione totale da attacchi hacker non è garantita, ma con un pò di attenzione possiamo ad esempio:

-evitare di accedere da molti dispositivi ( soprattutto se non nostri!)
-lasciare per una buona parte del tempo Twitter aperto in background ( avendo già effettuato l'accesso).

Con queste linee guida e con la giusta dose di giudizio è possibile evitare oltre il 90% degli attacchi hacker, che negli ultimi tempi hanno colpito anche redazioni  importanti come la BBC, the Guardian etc.

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