Vip morti su Twitter: tra bufala e realtà
Da Gabriel Garcia Marquez a Fidel Castro fino ad arrivare anche a Dan Bown: i morti "falsi" di Twitter ormai non si contano più e questa tendenza sta iniziando a preoccupare anche le grandi testate che a volte divulgano finte notizie.
Per chi frequenta poco Twitter questa premessa può sembrare un pò oscura, quindi è necessario fare un pò di chiarezza sull'argomento.
Sul social network dei tweet si sta diffondendo sempre di più la "moda" di scrivere ( e condividere)tweet che parlano della scomparsa di un personaggio famoso.
Tutto parte dalla creazione di un account falso di un personaggio famoso che è molto legato al VIP designato per la "finta morte". Un tweet ed ecco che il messaggio diventa virale e rendendo impossibile capire se la notizia sia vera o falsa.
A cadere nella trappola tesa da questi utenti "spiritosi" di Twitter sono anche le grandi testate giornalistiche che più volte hanno riportato finti messaggi sulla morte di un VIP.
Tuttavia il fenomeno che va segnalato è la tendenza degli utenti a modificare anche le voci di portali come Wikipedia, rendendo ancora più complicata la "ricerca della veridicità della notizia".
Fino ad oggi sono morti su Twitter anche personaggi italiani come Lino Banfi, Paolo Villaggio etc., e questa "tendenza" di cattivo gusto sembra non avere fine.
Alcuni vip prendono con filosofia la loro finta morte, ma quanto fa male alla vera informazione questo meccanismo di scherzi di cattivo gusto?
Tanto, davvero tanto. Lo scopo di Twitter è quello di informare bene e velocemente, e gli utenti che diffondono finte notizie non fanno altro che nuocere alla "filosofia più profonda del social network dell'uccellino Larry".
Per chi frequenta poco Twitter questa premessa può sembrare un pò oscura, quindi è necessario fare un pò di chiarezza sull'argomento.
Sul social network dei tweet si sta diffondendo sempre di più la "moda" di scrivere ( e condividere)tweet che parlano della scomparsa di un personaggio famoso.
Tutto parte dalla creazione di un account falso di un personaggio famoso che è molto legato al VIP designato per la "finta morte". Un tweet ed ecco che il messaggio diventa virale e rendendo impossibile capire se la notizia sia vera o falsa.
A cadere nella trappola tesa da questi utenti "spiritosi" di Twitter sono anche le grandi testate giornalistiche che più volte hanno riportato finti messaggi sulla morte di un VIP.
Tuttavia il fenomeno che va segnalato è la tendenza degli utenti a modificare anche le voci di portali come Wikipedia, rendendo ancora più complicata la "ricerca della veridicità della notizia".
Fino ad oggi sono morti su Twitter anche personaggi italiani come Lino Banfi, Paolo Villaggio etc., e questa "tendenza" di cattivo gusto sembra non avere fine.
Alcuni vip prendono con filosofia la loro finta morte, ma quanto fa male alla vera informazione questo meccanismo di scherzi di cattivo gusto?
Tanto, davvero tanto. Lo scopo di Twitter è quello di informare bene e velocemente, e gli utenti che diffondono finte notizie non fanno altro che nuocere alla "filosofia più profonda del social network dell'uccellino Larry".
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