Datagate, Twitter non coinvolto nello scandalo di Prism

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Prism, il programma di protezione messo in atto dal governo americano,  ha alzato un bel polverone negli USA .

Lo scandalo che ha preso il nome di "Datagate", ha coinvolto una serie impressionante di servizi e piattaforme web che consentivano al governo degli USA di accedere direttamente ai propri server per controllare le informazioni su particolari individui.

Tra i servizi coinvolti maggiormente ci sono Facebook e Google, ma stranamente non è mai comparso il nome di Twitter.

Twitter ha subito specificato di essere estraneo al progetto Prism, e di avere come obiettivo principale la tutela dei dati personali degli utenti iscritti al social network.
Ma è realmente così? Twitter ha rifiutato di collaborare con il governo degli USA?

Da sempre Twitter cerca di tutelare i dati degli utenti presenti sui server del social network, ma come nel caso relativo ai "tweet antisemiti e razzisti" in Francia, il social network ha dovuto cedere alla decisione del tribunale.

Il vero motivo dell'esclusione di Twitter dal programma di protezione Prism non sembra quindi essere dovuto ad un rifiuto del social network, quanto piuttosto ad un altro motivo.

Come dichiarato da diverse testate giornalistiche (Il "New York Times"), sono stati esclusi dal progetto quei servizi che possedevano dati "poco interessanti" per delineare movimenti e carattere degli individui.

E' probabile che sia questa la vera motivazione dell'esclusione di Twitter, anche se non è assolutamente da escludere un'eventuale rifiuto da parte di Twitter a fornire liberamente i dati agli utenti.

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