I servizi coinvolti nel progetto erano davvero tanti da Facebook a Microsoft, e i dati richiesti sugli utenti erano davvero tanti.

Gli utenti di tutto il Mondo hanno dato vita ad una serie di campagne di protesta contro PRISM e contro tutti i programmi autorizzati dalla magistratura americana che permettono a servizi ed applicazioni web di fornire dati ad enti governativi.

PRISM potrebbe essere solo uno dei tanti programmi di cui l'NSA ( National Security Agency) fa uso per investigare su persone sospette.

La sempre maggiore richiesta di chiarezza ha spinto molti servizi a firmare una lettera aperta che è stata firmata anche da Facebook,Twitter,Google, Apple e Microsoft.

Con questo documento viene richiesto di mostrare in  maniera periodica tutte le informazioni che il governo USA chiede ai vari servizi di social media/network su alcuni utenti.

Una mossa volta alla trasparenza e soprattutto mirata a rassicurare gli utenti delle varie piattaforme che nelle ultime settimane sono davvero spaventati da ciò che è stato rivelato da Snowden sul caso PRISM.

Tuttavia tale strategia non può rivelarsi la panacea a tutti i mali: serve una legislazione precisa e chiara sull'argomento e un report del genere non può sicuramente soddisfare a pieno gli utenti.