Facebook: una porta virtuale sul mondo reale
martedì 28 agosto 2012
|
facebook
|
Facebook c’è. I dati
dicono che più di una persona su 8 al mondo possiede un account Facebook.
“Per rendere il mondo più aperto e connesso” è la missione di Facebook. Ma può davvero un social netwrok fare questo?
Se ci pensiamo parliamo pur sempre di un mondo virtuale e la missione non si
riferisce al mondo del web, ma a quello in cui viviamo. Al mondo reale. Possono
davvero queste due realtà interagire tra loro fino ad aiutarsi a vicenda? O meglio,
può davvero Facebook aiutarci ad essere più aperti e connessi al mondo “reale”?
L’uso di facebook si è
esteso progressivamente tra le donne e gli uomini, così come tra gli studenti
e i professionisti, tra i giovani e i
meno giovani. In qualche modo questa piattaforma sociale mette tutti d’accordo
e solletica la curiosità di tutti offrendo una realtà (virtuale) che soddisfi
tutti. In questa grande arena delle persone si incontrano ma non solo: condividono,
si conoscono si divertono, imparano ad usarne le molteplici funzioni (inserire
file mp3, creare dei sondaggi, taggare amici e molte altre), che lo rendono “il social network”, il fenomeno
mediatico che tutti conosciamo.
Facebook è cresciuto in
maniera esponenziale dal 2004, anno del suo lancio. È cresciuto in termini di
funzioni e di interazione, interazione tra gli utenti (amici) ma anche video e
link che creano interazione con il servizio stesso.
Dalla semplice rete di amici si è passati alla
condivisione più “intima” di interessi (le fan page), ed ora facebook è in
grado di mettere in contatto non solo privati, ma anche aziende e
professionisti. I freelance fanno molto riferimento a questo social network per
ampliare la loro rete di conoscenze, soprattutto di collaboratori, creando
attorno a se stessi ed ai servizi offerti una vera e propria rete.
Una rete che
si riflette di conseguenza nel mondo reale, e dal contatto online si passa a
quello più concreto, lavorativo, nel caso dei professionisti freelance. Ci viene quasi da pensare: ma come si faceva
prima di facebook? Il social network di Zuckerberg è da considerarsi alla
stregua di una vera e propria invenzione. Ha re-inventato i social network (che
esistevano già), ma ha inventato come sfruttare tutti gli optional che ruotano attorno
ad esso. Ne ha inventato contenuti nuovi, e li ha resi alla portata di tutti,
usufruibili.
Un esempio di come questo
è accaduto può essere rintracciabile
nelle applicazioni Facebook, che sono peraltro in continua crescita. Ci sono 9
milioni di apps disponibili al momento.
La principale caratteristica delle
applicazioni Facebook è quella di rendere il profilo dell’utente unico e
speciale. Questa è la loro forza. Le apps coprono diverse categorie:
divertimento, giochi, produttività, e quelle che ci aiutan ad organizzare meglio
il nostro profilo e di conseguenza noi stessi, come calendari e agendine
virtuali con le quali pianificare le proprie settimane.
Ci sono apps che
permettono di caricare e/o di creare video, che si possono postare sulla propria pagina e condividere con i propri amici. Con
la app RSS Graffiti, ad esempio, si può condividere direttamente il contenuto
del proprio blog al profilo Facebook. Con altre applicazioni si può giocare: Farmville
è diventato uno dei giochi più seguiti su Facebook.
È interessante dunque
notare come uno strumento virtuale come un social network sia in grado di interagire
con il mondo esterno al punto da invogliare un utente ad intraprendere nuove
attività e a dedicarsi a nuove passioni, condividendo queste come esperienze
reali nella ragnatela fatta di sogni e proiezioni che è il web. I miracoli di
Facebook.
Il mondo virtuale nasce
come rappresentazione diversa di ciò che è il mondo reale, si ispira ad esso e
ce lo rappresenta in forme e linguaggi diversi, alternatvi. Possiamo affermare,
oggi anche grazie a Facebook, che è anche viceversa?
Roberta Martucci
Schiavi, web writer freelance per twago.
L’articolo in
questione è stato scritto da una nostra lettrice. Prova anche tu a scrivere un
articolo sui social network e ad inviarcelo per mail: saremo ben lieti di
pubblicarlo”
0
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)